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L’A.R.N.A.S. “G. BROTZU” si trova nella parte nord-ovest della città di Cagliari, in prossimità del limite amministrativo del Comune di Selargius. Nello specifico, il complesso ospedaliero è situato alle pendici settentrionali del Colle di San Michele, a una quota assoluta di 32 m s.l.m. ed è delimitato dalle vie Peretti e Jenner.
Si tratta di una struttura monoblocco a doppia T con due bracci principali e due secondari, costituita da 14 piani, di cui 2 seminterrati, più un corpo separato che ospita ambulatori. Al momento della sua progettazione garantiva la disponibilità di 828 posti letto complessivi. L’attuale assetto organizzativo è a carattere dipartimentale, distinto per attività di ricovero in base alle patologie d’organo e apparati. La dislocazione logistica sui vari piani del corpo di fabbrica, contraddistinti in Unità Operative, è indicata di seguito:
Sono inoltre presenti:
L’attività del P.O. San Michele è rivolta a un bacino di utenza di 600.000 abitanti, e si sviluppa in prestazioni sanitarie di diagnosi e cura in regime di ricovero ordinario (aree medica e chirurgica), in elezione e in pronto soccorso, in regime di day surgery e day hospital, nonché in prestazioni ambulatoriali e di day service. Il P.O. San Michele eroga assistenza sanitaria specialistica e polispecialistica di rilievo nazionale e internazionale anche nell’ambito dell’emergenza-urgenza, della medicina dei trapianti, delle patologie oncologiche, pediatriche e rare.
Al Pronto Soccorso si presentano mediamente un numero di utenti superiori a 55.000 l’anno. Due ulteriori attività che contraddistinguono l’ospedale sono rappresentate dalla trapiantologia, per la quale il P.O. San Michele è stato identificato come centro regionale di riferimento, e dall’alta specialistica come la Cardiochirurgia, la Neurochirurgia, la Chirurgia Vascolare e l’Urologia erogate con apparecchiature ad alta tecnologia sia radiologica che strumentale.
Attualmente, le criticità riscontrate si riepilogano brevemente come segue:
La pianta dell’edificio che ospiterà la Piastra tecnologica dovrà approssimativamente avere una maglia strutturale del tipo 7,80 x 7,80 m e si articolerà su un totale di cinque piani: un piano interrato e quattro piani fuori terra. Un lato dell’edificio sarà collegato al corpo di fabbrica esistente, creando così una connessione funzionale tra lo stesso edificio esistente e il Pronto Soccorso, il Trauma Center e l’Imaging d’urgenza, da realizzare al piano terra del nuovo edificio. Il primo e il secondo piano rimarranno invece staccati dall’edificio esistente e saranno uniti ad esso tramite dei corridoi chiusi e quattro ascensori e un corpo scale, che collegheranno direttamente le degenze con il nuovo volume.
La contiguità tra le strutture risponderebbe a criteri di efficienza ed efficacia delle attività assistenziali, con l’ottimizzazione delle risorse umane ed economiche attraverso una gestione lineare ed omogenea, risolvendo le problematiche determinate dalla attuale disomogeneità logistico-strutturale e organizzativa. Il raggruppamento di tutto il blocco operatorio all’interno del nuovo edificio risolverebbe i problemi di dispersione delle sale operatorie, permettendo così il recupero di spazi all’interno dell’attuale Presidio che possono essere dedicati ad altre attività quali il Day Surgery, il Day Hospital, oppure ad altre attività specialistiche.
La razionalizzazione dell’intervento darebbe inoltre risposte alle esigenze dell’utenza riguardo alle caratteristiche demografiche e alla densità abitativa nel territorio in cui opera l’A.R.N.A.S. G. BROTZU – ovvero un terzo della popolazione sarda – con conseguente riduzione delle attese e una risposta efficace ed efficiente ai bisogni assistenziali di alta specialità e al trattamento delle emergenze – urgenze.
Le destinazioni d’uso previste ai piani del nuovo corpo di fabbrica sono presumibilmente le seguenti:
a) piano interrato -1: servizi generali (centrali impianti, depositi, spogliatoi, centrale di sterilizzazione);
b) piano terra: DEA e Trauma Center: pronto soccorso, osservazione breve (15 p.l. adulti, 4 pediatrici), 2 postazioni di shock room, diagnostiche di imaging dedicate all’emergenza-urgenza e servizi in contiguità diretta con le fasi di gestione delle emergenze – urgenze e l’Area Critica dell’Urgenza;
c) piano primo: imaging interventistico e n. 2 sale operatorie ibride (Neurochirurgia e Chirurgia Vascolare);
d) piano secondo: terapia intensiva post chirurgica (n. 24 posti letto);
e) piano terzo: n. 12 sale operatorie.
L’organizzazione della struttura dovrà essere inoltre ideata in modo tale da consentire un’adeguata differenziazione dei flussi, destinando una funzione specifica a ciascun percorso così come avviene nella struttura esistente. Sarà necessario dunque uno studio accurato, analizzando le vie d’accesso e di uscita, le aree di sosta degli automezzi, i percorsi verticali e orizzontali, oltre che un’individuazione accurata e razionale dei flussi delle persone e delle merci.