We are the future of collaborative engineering
Il progetto riguarda il recupero del lotto prospiciente Via delle Botteghe Oscure della Crypta Balbi a Roma. I principali obiettivi si possono declinare in:
Città Museo, lo spazio urbano che pervade lo spazio museale grazie ad un sistema integrando di spazi pubblici fruibili liberamente;
Espansione del polo museale esistente;
Trasmissione della storia dell’abitare al centro di Roma attraverso il monumento;
Flessibilità degli spazi espositivi con possibilità di adeguamento/implementazione;
Continuità con la sede espositiva già aperta al pubblico.
Gli interventi sono stati progettati in modo da garantire la reversibilità (la possibilità di rimuovere l’oggetto senza danneggiare l’originale), ponendo l’attenzione sulle proprietà chimico fisiche meccaniche, al fine di garantire la compatibilità tra le parti e, in maniera agevole, la manutenzione dell'edificio.
Per quanto riguarda il risparmio energetico e di risorse non rinnovabili durante la costruzione e l’utilizzo dell’opera, il RTP ha proposto un ventaglio di soluzioni per la previsione di un impianto da fonti rinnovabili in copertura che consentano al contempo l’utilizzo di energia rinnovabile, tenendo al contempo conto degli aspetti estetici, di rendimento, l’adattabilità, la manutenzione, il valore storico dell’edificio.
L’intervento previsto per Crypta Balbi prevede attività progettuali finalizzare a non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali, ai sensi dell'articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852, coerentemente con i principi e gli obblighi specifici del PNRR relativamente al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH) e, ove applicabili, ai principi del Tagging clima e digitale, della parità di genere (Gender Equality), della protezione e valorizzazione dei giovani e del superamento dei divari territoriali. Il progetto, durante tutte le fasi di progettazione, persegue i CAM, come da DM 23 giugno 2022.
Per quanto riguarda l’ottimizzazione del costo globale di costruzione sono state studiate soluzioni architettoniche e impiantistiche che rientrassero all’interno delle previsioni di costo. Per quanto riguarda l’utilizzo di metodologie BIM, il progetto è stato eseguito già a partire da un modello BIM fornito dalla committenza.
In merito agli aspetti antincendio, sono stati considerati: destinazione d'uso; sostanze pericolose e loro modalità di stoccaggio; carico di incendio; impianti di processo; lavorazioni; macchine apparecchiature e attrezzi; movimentazioni interne; impianti tecnologici di servizio; aree a rischio specifico; compartimentazione; misure per l’evacuazione in caso di emergenza; valutazione quantitativa del rischio; individuazione dei pericoli d’incendio; individuazione dei soggetti presenti; mitigazione del rischio incendio; valutazione del rischio residuo.