We are the future of collaborative engineering
Il Nuovo Centro Culturale di Lugano è uno dei più importanti progetti pubblici realizzati nella Svizzera italiana con volume complessivo pari a 177.000 m3. Al suo interno sono ospitati un teatro con capienza di 1000 persone, un museo di 2.700 m2, un teatro studio di 2.300 m3, ristoranti, hall, sale polifunzionali e per conferenze, caffetterie e bookshop. Esternamente è stata realizzata una piazza, un teatro all’aperto, un parco e un’autorimessa con 327 posti auto. Le principali tematiche affrontate nell’espletamento dell’incarico sono: tecnologia esecutiva, impianti, sicurezza antincendio, acustica, ambiente, paesaggio, BIM, architettura, tecnologia dei materiali, etc.
In fase progettuale e realizzativa sono state individuate differenti soluzioni, non solo nell’individuazione delicata dei materiali da impiegare, ma soprattutto nella scelta delle tecniche realizzative (c.a.; c.a.p; legno; pareti chiodate; fondazioni profonde; tecniche di drenaggio delle acque di falda; impermeabilizzazione; scelta accurata delle fasi esecutive; gestione traffico;…).
Dal punto di visto impiantistico, lo scavo nella montagna ha prodotto un varco libero, tra roccia ed edifici, nel quale è stata concentrata tutta la tecnica per far muovere la grande quantità di aria necessaria alla climatizzazione del grande fabbricato. La vicinanza del lago ha reso possibile l’utilizzo della temperatura dell’acqua per la climatizzazione e il riscaldamento del Centro Culturale, risparmiando cosi un’importante quantità d’energia di origine fossile in inverno ed elettrica in estate. Tutti gli ambienti del LAC sono stati concepiti seguendo i più rigorosi ed efficaci criteri costruttivi, rispettando ogni esigenza di flessibilità e multifunzionalità richiesta dai futuri fruitori e i più moderni principi di conservazione ed eco-compatibilità ambientale.
Sono state eseguiti degli interventi, inoltre, sulla viabilità comunale: nuova intersezione rotatoria; nuove infrastrutture stradali e riassettamento della viabilità locale.
Oltre al Polo Culturale, l’intervento ha riguardato molte attività di recupero paesaggistico (interventi funzionali, di recupero del Parco e delle infrastrutture viarie), architettonico e storico culturale (interventi di riqualificazione e salvaguardia di alcuni monumenti protetti di interesse storico artistico, quali la Chiesa di Santa Maria degli Angeli e le facciate dell’ex-Palace).
In ultimo, il progetto ha riguardato anche la riqualifica dell’ecosistema dell’ecosistema acquatico lacustre nelle fasce sublitorale e litorale del golfo, consentendo una forte riduzione dei trasporti in discarica con benefici sull’ambiente e sul traffico cittadino. La messa in opera è stata eseguita tramite tubo telescopico per escludere l’immissione di materiale fine in sospensione. Le esigenze tecniche poste all’impianto di trasporto e deposito sono state restrittive per tutto quanto riguarda immissioni di polveri e rumori.
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